
Precedenze sbagliate, errori nell’attribuzione dei punteggi: è quello che sta accadendo in alcune province con riferimento alla gestione delle GPS e a denunciarlo è la FLC CGIL.
Il sindacato, infatti, denuncia:“numerosi errori di assegnazione dei punteggi relativi alla valutazione di titoli e delle prove nella pubblicazione delle graduatorie di merito che determinano il rifacimento delle operazioni di nomina e, in alcuni casi, addirittura delle procedure concorsuali“.
Inoltre, tanti docenti ci stanno segnalando il malfunzionamento dell’algoritmo relativo alle nomine per le supplenze tramite GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze).
L’algoritmo è una procedura informatizzata che dovrebbe mettere in atto quanto previsto dalla normativa in tema di nomine per supplenze. In particolare, per questo biennio, il riferimento principale è l’OM 88/2024. A livello pratico, l’algoritmo prende in esame l’ordine degli aspiranti inseriti in ogni graduatoria. Una volta selezionato il candidato, il sistema scorre le preferenze indicate dal candidato, seguendo l’ordine immesso. Se dovesse trovare una supplenza disponibile tra le preferenze inserite, allora l’algoritmo assegnerà la relativa nomina da GPS.
Va detto che, anche per questo biennio, l’algoritmo non tornerà indietro. Ciò significa che, se la graduatoria è arrivata a scorrere fino ad una posizione successiva rispetto alla propria, allora non si potranno più ricevere incarichi da GPS con scadenza del contratto al 31 agosto o al 30 giugno.
La conseguenza di questo meccanismo è che sono stati nominanti docenti che nella graduatoria generale hanno un punteggio inferiore rispetto a chi non ha ricevuto alcuna nomina. Praticamente il sistema di conferimento delle nomine non è attualmente impostato in modo da garantire ai docenti utilmente collocati e con maggior punteggio l’attribuzione della supplenza.
Questo sistema informatico viola sia il diritto al lavoro dei docenti esclusi, sia il principio della meritocrazia e del buon funzionamento della Pubblica Amministrazione ex art. 97 Cost.
Sul punto si è espresso anche il Tribunale di Roma che ha affermato “ il programma informatico redatto dal MIUR che gestisce le convocazioni, contrariamente a quanto avrebbe dovuto avvenire in base alle citate norme, ove in sede di convocazioni successive alla 1° siano emerse nuove supplenze in una determinata classe di concorso/materia, non ha convocato il docente con maggior punteggio nella graduatoria relativa a quella classe di concorso, che avesse indicato tali sedi nelle sue opzioni e che non avesse ancora ricevuto alcuna proposta ma ha proseguito nella graduatoria dall’ultimo docente che aveva ottenuto una supplenza nella precedente convocazione assegnando la nuova supplenza al candidato con punteggio immediatamente successivo. In altre parole, il programma ha saltato i docenti come la ricorrente, collocati in posizione superiore nella GPS, ma che non avevano ancora ricevuto nelle precedenti convocazioni alcuna proposta in quanto, in quelle convocazioni, non vi erano posti disponibili fra le opzioni da loro indicate.” (Trib. Roma sent n. 1463/2023).
In tante occasioni i Giudici hanno condannato l’Amministrazione a riconoscere ai docenti ricorrenti il punteggio corrispondente al servizio che avrebbero dovuto prestare nonché al risarcimento del danno con importo corrispondente alle retribuzioni che i ricorrenti avrebbero percepito in ragione dell’incarico oltre a interessi e rivalutazione.
Cosa fare allora?
Le azioni legali esperibili sono:
- Istanza di accesso agli atti amministrativi;
- Ricorso avverso l’algoritmo dinnanzi al Giudice del lavoro, con lo scopo di:
- intimare l’Amministrazione di procedere all’individuazione di ciascun docente, in virtù del punteggio presente nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, ai fini della stipulazione del contratto di lavoro a tempo determinato.
- richiedere il risarcimento del danno sofferto, in forma specifica e patrimoniale, all’Amministrazione per la mancata percezione delle retribuzioni nonché all’attribuzione del punteggio per il servizio non svolto a causa degli errori commessi dall’Algoritmo predisposto dall’Amministrazione.
Il ricorso è volto soltanto ai docenti che non hanno ottenuto la supplenza.
Lo Studio Legale Guida è a disposizione al fine di tutelare i diritti dei docenti.
Avv. Rosa Guida
3204634828
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